Studi Aperti

In occasione della Giornata Nazionale della Psicologia la Dott.ssa Rusolo partecipa all’evento patrocinato dall’Albo degli Psicologi dell’Emilia Romagna “Studi Aperti”

La Dott.ssa offre un primo colloquio gratuito per tutto il mese di Ottobre.

Gli incontri si terranno presso lo Studio di Psicologia di Viale Oriani 39.

Clicca qui per prenotare il tuo appuntamento oppure chiama i numeri 346 2292133 / 3398328000 potremo concordare insieme il giorno e l’orario più adeguati.

SETTIMANA DI PREVENZIONE DELL’INVECCHIAMENTO MENTALE

SETTIMANA DI PREVENZIONE DELL’INVECCHIAMENTO MENTALE
EDIZIONE 2017. Prenota il tuo check-up gratuito dal 18 al 23 settembre 2017

La “Settimana di prevenzione dell’invecchiamento mentale” è una iniziativa di promozione sociale arrivata alla sua X edizione. Durante l’iniziativa specialisti di tutta Italia si rendono disponibili per fare un check-up e valutare lo stato di salute delle attività cognitive di chi ne faccia richiesta.

Perché questa iniziativa? Assomensana (ideatore e promotore dell’evento) prende spunto dalla considerazione che molte persone invecchiano bene fisicamente; ciò nonostante presentano problematiche cognitive (smemoratezza, disattenzione, disorientamento e via elencando) che compromettono la qualità di vita e alle quali solitamente ci si rassegna.

E’ sbagliato rassegnarsi. L’evidenza scientifica suggerisce che appropriati esercizi mentali, corretta alimentazione e del movimento fisico permettono di mantenere a un livello costante e ottimale l’abilità, la flessibilità e prestazioni delle funzioni cognitive.

A chi si rivolge l’iniziativa? L’iniziativa si rivolge a chiunque voglia conoscere lo stato di salute delle proprie abilità mentali. Quindi non ci sono vincoli per parteciparvi, né fasce d’età, salvo volersi prendere cura di se stessi fin da subito.

In cosa consiste il check-up? Il test è individuale e ha una durata complessiva di circa 45 minuti. Al termine dei test lo specialista può dare informazioni personalizzate sul funzionamento delle principali attività cognitive, quali memoria, attenzione, concentrazione, linguaggio e così via e fornire suggerimenti su come mantenere in ottima forma le proprie abilità cognitive.

Il check-up è gratuito? Sì! La Dott.ssa Rusolo effettua il controllo a titolo gratuito per chiunque ne faccia richiesta all’interno della settimana prescelta per l’evento.

Come prenotarsi? Chiamando o lasciando un sms ai numeri 346 2292133 – 3398328000 oppure cliccando qui.

Facciamo chiarezza: Cosa sono il PAI ed il PEI

Cercherò con questi articoli di fare chiarezza su questi due acronimi, spesso utilizzati dagli addetti ai lavori, ma non sempre chiari a pazienti e famigliari. Entrambi sono strumenti importantissimi, previsti per legge, indispensabili per identificare fragilità e risorse della persona, nonché gli obbiettivi di assistenza o educativi e sono prodotto di un lavoro multiprofessionale.

Si utilizzando però in contesti differenti, con diverse popolazioni di pazienti e contengono aree di pertinenza specifiche.

Proviamo in due tappe a delineare le specificità di entrambi.

Prima parte

“Cos’è il PAI: cosa contiene, quando  e chi lo compila, a cosa serve”

L’attuale normativa nazionale* indica come uno dei requisiti minimi organizzativi delle RSA la “…stesura di un piano di assistenza individualizzato corrispondente ai problemi/bisogni identificati” attraverso una valutazione multidimensionale che viene effettuata anche con l’uso di strumenti validati dei problemi/bisogni sanitari, cognitivi, psicologici e sociali dell’ospite al momento dell’ammissione e periodicamente. I pazienti per i quali viene redatto il PAI sono generalmente anziani con diversi gradi di autosufficienza, adulti con disabilità, malattie croniche, patologie degenerative o con grave disabilità acquisita.

Di cosa si tratta?

La stesura di un piano di assistenza individualizzato viene realizzata attraverso la compilazione di un documento cartaceo e implica, un processo di attenzione che comincia ogni volta venga inserito un nuovo ospite e presuppone una modalità interdisciplinare di lavoro fra gli operatori.

Quando viene compilato e cosa contiene?

Prima dell’ingresso in struttura o immediatamente dopo l’ingresso, tramite visita domiciliare o colloquio con l’anziano e/o i suoi familiari e/o le figure significative per l’anziano, vengono raccolte  le seguenti informazioni dalle diverse figure professionali che si occupano di cura ed assistenza:

• aspetti clinico-sanitari di competenza medica

•valutazione dei bisogni assistenziali di competenza dell’Infermiere Professionale e dell’OSS

•valutazione dei bisogni di riattivazione di competenza del fisioterapista

•valutazione dei bisogni personali, di relazione e socializzazione di competenza dello psicologo.

Deve essere chiaro che Il PAI è uno strumento di sintesi e non di diagnosi, esso rappresenta un progetto globale sulla persona dove :

  • viene presa in considerazione la persona nella sua globalità
  • il paziente e/o la sua famiglia rivestono un ruolo importante
  • devono comparire, in prima stesura, anche le motivazioni dell’ingresso
  • vanno identificati l’obiettivo/gli obiettivi che devono essere concreti  misurabili e congruenti con i dati sintetici di conoscenza del paziente
  • l’output atteso è il miglior benessere possibile della persona nonostante la malattia e la disabilità.

Quando viene aggiornato e come vengono valutati gli obiettivi?

Il PAI  deve essere ridiscusso almeno ogni sei mesi in condizioni di stabilità e tutte le volte che una situazione critica richieda una modifica delle necessità assistenziali. Non va, invece, rivisto in presenza di fasi di acuzie che, in termini di probabilità, sono destinate al ripristino delle condizioni precedenti. Poiché il PAI è soggetto a verifica periodica, gli obiettivi individuati devono essere misurabili. Occorre quindi identificare l’indicatore/ gli indicatori che permettano di valutare, alla scadenza prevista, il successo degli interventi ipotizzati trovando riscontro in scale di valutazione.

Chi legge ed utilizza il PAI ?

Quanto deciso in équipe durante la compilazione o le modifiche al PAI viene portato a conoscenza di tutto il personale che si occupa dell’assistenza. Il PAI, sia nella stesura preliminare che in quella definitiva, deve essere sempre accessibile e consultabile da qualsiasi operatore lavori direttamente con l’anziano. Qualunque operatore dovrebbe essere libero di chiedere una riunione d’equipe per la rivalutazione del PAI a seguito di elementi importanti rilevati.

La richiesta avverrà considerando le modalità organizzative presenti nella struttura.

Quale ruolo hanno nella stesura e nella valutazione del PAI il paziente e la sua famiglia?

Aspetto importante del PAI è il ruolo centrale che viene attribuito alla famiglia  e al paziente stesso, vediamolo insieme.

Il paziente con capacità cognitive integre e capacità di autodeterminazione deve avere un ruolo significativo nella discussione del suo progetto. Negli altri casi, comunque, la stesura definitiva del PAI viene comunicata alla famiglia. I familiari pur non essendo necessariamente presenti in équipe, al fine di meglio comprendere il lavoro del personale, sono informati degli obiettivi definiti e degli interventi programmati. Collaborano alla buona riuscita del progetto assistenziale, apportando, qualora necessario, suggerimenti, critiche e dando un supporto concreto alla gestione dell’ospite, se previsto dal PAI. Quanto espresso dalla famiglia ed eventuali compiti assunti potrebbero essere registrati all’interno dello strumento PAI sotto la voce “osservazioni dei familiari”.

In sintesi qual’è lo scopo del PAI?

Lo scopo del lavoro di stesura del PAI con relativi obiettivi e rivalutazioni periodiche dovrebbe essere quello di diventare un processo dinamico che segue l’evolversi nel tempo dell’ospite e dei problemi intercorrenti in RSA.

Nel prossimo articolo analizzeremo meglio cos’è il PEI, gli ambiti d’uso, gli obiettivi, le funzioni dell’equipe multi professionale ed il ruolo sella famiglia.

* D.P.R. 14 gennaio 1997«Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private»

Arte Terapia: Paola Luzzato una terapeuta oltre i confini

Condivido qui un articolo di State of Mind che ripercorre la biografia di una grande maestra, una persona io definirei “magica” in grado di smuovere gli animi con il potere di una semplicità genuina e disarmate. Ho avuto la fortuna di averla come docente nonché musa ispiratrice delle mie attuali ricerche. Nel mio studio ho una foto, scattata da una collega durante una pausa della sua lezione, che mi ritrae seduta ai piedi della sua sedia letteralmente ammaliata mentre mi illustra con interesse come potrei impostare il mio studio perché “funzioni”… un momento indimenticabile della mia formazione come Arte Terapeuta. Chiunque voglia approcciarsi alle terapie espressive dovrebbe sicuramente leggere il suo libro e perché no, provare a frequentare uno dei suoi seminari durante le sue visite in Italia….intanto potete scoprire qui chi è questa donna minuta quanto vulcanica.

Qui il link all’articolo su Paola Luzzato di State of Mind