ARTE E CURA: SULLA SOGLIA DI PAESAGGI POSSIBILI

Art Therapy Italiana apre i suoi spazi per presentare al pubblico un progetto che esplora il tema della Porta come Soglia di paesaggi
possibili coniugando arte,corpo, movimento e psiche.
In questa presentazione ivisitatori verranno condotti sulla soglia di luoghi che collegano mondo interno e mondo esterno: una piazza
dopo una sagra di paese, una panchina coperta di neve, una pista d’atletica abbandonata.
La sfida di terapeuti ed artisti in mostra è sottrarre i paesaggi a qualsiasi manipolazione altra (politica, pubblicitaria,commerciale) riportandoli al centro dell’esperienza psichica individuale e collettiva,
dove il paesaggio diventa evocativo di stati intimi,emozioni, ricordi ed affetti.
Partendo dalla ricerca psicodinamica e neuroestetica
sul paesaggio dell’arteterapeuta Diletta Rusolo, si incontrerà la dimensione paesaggistica tra inconscio e realtà, proposta nella visione fotografica analogica dell’artista Alessandro Marangon, mentre il paesaggio diventerà corpo, riattivando connessione primordiali, nel
video “Impronte. Moving the collective body” a cura delle
danzamovimentoterapeute Anna Lagomaggiore e Annalisa Maggiani.
Durante l’evento i visitatori potranno partecipare ai laboratori di arteterapia proposti da D. Rusolo, alla scoperta del personale
Mindscape.

Laboratorio di arte terapia Mindscape di quartiere a Bologna

La fotografia incontra la psicologia

martedì 25 Luglio, presso il Parco dei Cedri, Bologna, alle ore 18.30

 Il Mindscape di quartiere è un incontro che unisce la fotografia e la psicologia in una passeggiata di gruppo in alcuni luoghi rappresentativi di Bologna.

Il linguaggio simbolico dell’arte terapia permette l’espressione e la condivisione non verbale di vissuti personali. Facilita il contatto con parti di sé positive, vitali, attraverso il lavoro su immagini significative che rafforzano lidentità personale e la costruzione di memorie collettive.

Durante la camminata in quartiere si andrà alla ricerca di  suggestioni personali ed  immagini da ritrarre con la telecamera del cellulare, con il supporto di una app per il ritocco fotografico si procederà poi allo sviluppo di un file adatto alla stampa delle immagini scelte.

Tra i luoghi ritratti verrà proposto ai partecipanti di individuare una foto scattata del quartiere che evoca sensazioni di benessere e familiarità. Si proseguirà alla riproduzione personale, con le tecniche artistiche proposte, del luogo individuato.

I conduttori del laboratorio sono Diletta Rusolo, psicologa specializzata in arte terapia, e Alessandro Marangon, artista visivo.

Il primo appuntamento si svolgerà martedì 27 Giugno presso Via S.Isaia 90, Bologna, alle ore 18.30. Il percorso toccherà i seguenti luoghi: S. Isaia – Pratello- Stadio Dall’Ara -Arco del Meloncello – Saragozza – Villa Spada.

Mentre il secondo appuntamento si svolgerà martedì 25 Luglio, presso il Parco dei Cedri, Bologna, alle ore 18.30. Ritrovo sul Ponte dei Cedri, sulla ciclabile Carlo Piazzi. Il percorso toccherà i seguenti luoghi: Savena – Parco Carlo Urbani – Parco dei Cedri – Lungosavena.

Gli incontri termineranno alle ore 20.00. Portare con sè acqua da bere ed eventuale telo per sedersi nel prato.

Costo del laboratorio 12 € a partecipante – minimo 12 partecipanti.

Per informazioni
telefono: 328 54 72 341 – 339 83 28 000
mail: info@alessandromarangon.com – psicologa@dilettarusolo.it

   Il link al sito di Alessandro Marangon  www.alessandromarangon.com

Esplorando il “Mindscape” tra arte e psiche. Venerdì 14 Ottobre -TPO Bologna

“Esplorando il Mindscape. Tra arte e psiche: paesaggi e memorie alla scoperta del Sè” questo è il tema dell’evento in programma Venerdì 14 Ottobre  presso il Municipio sociale TPO di Via Casarini 17/5 dove sarà possibile immergersi nell’esplorazione del Mindscape (paesaggio mentale) seguendo suggestioni artistiche e sonore.

L’evento è presentato all’interno della programmazione della Conferenza Internazionale “The Arts of Inclusion and Connection” a cura di Art Therapy Italiana  in collaborazione con DAMSLab – Dipartimento delle Arti – Università di Bologna in programma a Bologna dal 14 al 16 ottobre 2022 – consulta il programma QUI. 

Nel corso della serata verrà presentato il concetto di Mindscape partendo da suggestioni  tratte dalla letteratura psicodinamica e dalla narrativa, a cura della Dott.ssa Diletta Rusolo. Si parlerà di paesaggio come luogo che cerchiamo nel mondo al fine di dare forma e immagine a qualcosa che è già in noi. Luogo fisico ed al contempo psichico che può essere letto come un’invenzione ed un ritrovamento. Fiumi, montagne, ruderi e spiagge abitano la nostra mente, i nostri viaggi e i nostri sogni. Come oggetti psichici sono immersi nella nostra memoria, e proprio da questi elementi possiamo ritornare al primo incontro con il volto di chi ci ha guardato. Come dice Vittorio Lingiardi , famoso psichiatra e psicoanalista “Per stare al mondo dobbiamo conoscere il paesaggio. Soprattutto, dobbiamo avere molti luoghi dentro di noi per avere qualche speranza di essere noi stessi.”
Durante l’evento sarà realizzata un esposizione corale dei lavori di tre artisti (A.Marangon, V.Lelli, F.Gubellini) che con diversa intenzione e tecniche hanno lavorato sul concetto di paesaggio. Gli artisti interverranno a presentare il lavoro di ricerca personale. Ad essi verrà affincata la performance del musicista e compositore Giacomo Ferrigato che condurrà il pubblico in una sperimentale immersione nei “paesaggi sonori “evocati dalle opere.

La gestione della demenza a domicilio

Il 21 settembre di ogni anno, in tutto il mondo, si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, celebrazione istituita a partire dal 1994 e voluta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’ Alzheimer’s Disease International (ADI).
La cura al domicilio delle persone con demenza e la presa in carico delle loro famiglie rientra infatti tra gli obiettivi primari del progetto di cura collettivo e di comunità, condiviso con tutti gli attori della rete assistenziale e che vede nel Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze distrettuale il suo fulcro essenziale. La dott.ssa Diletta Rusolo ha presentato, nell’ambito dei webinar dedicati organizzati dall’ AUSL Emilia Romagna, un progetto di comunità caratterizzato da una visione meno medicalizzata e più “socio-culturale” dell’intervento nell’ambito delle demenze.

Check Up gratuito sulle funzioni mentali 2019

Dal 23 al 29 settembre si terrà la settimana di prevenzione dell’Invecchiamneto mentale.

Come tutti gli anni la Dott.ssa Rusolo aderirà all’iniziativa offrendo uno screening gratuito delle funzioni mentali a chi ne farà richiesta.

Per prenotare il controllo

usare il seguente modulo di contatto:

Contattami

oppure telefonare a 339 8328000 / 346 2292133

Se la segreteria non è attiva inviate un sms con Nome-Cognome-n.telefono- seguito dalla parola SPIM, sarete richiamati appena possibile per organizzare l’appuntamento.

Giornata Nazionale della psicologia: fissa ad ottobre il tuo colloquio

Il 10 ottobre di ogni anno ricorre la Giornata Nazionale della Psicologia, istituita dal Consiglio Nazionale nel 2016 per favorire il confronto e la sensibilizzazione sulle tematiche di cui si occupa la professione psicologica, attraverso una corretta informazione e offrendo occasioni di approfondimento su temi sensibili.

Quest’anno il tema della Giornata è “Ascoltarsi ed ascoltare: la persona al centro della propria vita”. Essere capaci di ascoltarsi è infatti fondamentale per costruire una psiche ed un corpo sani, per trovare equilibri esistenziali soddisfacenti, relazioni che funzionano e arricchiscono. Questa migliore consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che vogliamo essere è fondamentale anche per l’ascolto dell’altro, perché ci spinge ad aprirci, alla reciprocità nei rapporti umani e all’ascolto dell’altro, ad una maggiore capacità di comprensione e riconoscimento.
Oggi, nella società della ipercomunicazione e della pervasività tecnologica, l’ascolto è diventato più difficile; troppi rumori e grida coprono le parole e troppe immagini spesso offuscano e disorientano lo sguardo.
La Comunità professionale degli Psicologi italiani, attraverso l’Ordine Nazionale, ha voluto dedicare la Giornata Nazionale della Psicologia 2018 al tema dell’ascolto, nella consapevolezza che l’ascolto di noi stessi e degli altri costituisce elemento imprescindibile per creare reti, sviluppare sinergie, promuovere la coesione sociale.

Io sono tra i colleghi che hanno deciso di partecipare attivamente a questa importante
iniziativa proponendo alla cittadinanza un primo colloquio gratuito durante il mese di ottobre. Gli incontri  si terranno  presso lo studio di Bologna. Nel caso sussistano condizioni cliniche di particolare gravità sono disponibile ad effettuare visite domiciliari. È necessaria la prenotazione ai numeri di telefono indicati oppure una richiesta on line al seguente link.

Numeri per fissare l’appuntamento: 339 8328000 – ‭346 2292133‬

Dal Profilo di Funzionamento al PEI in 5 punti

In previsione della partenza del nuovo Anno Scolastico cercherò di fare un pò di chiarezza con questo scritto in 5 punti su cos’è il PEI (PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO), ponendo in evidenza un cambiamento introdotto dal Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 66, ossia l’introduzione del Profilo di funzionamento (PF) che, assieme alle disposizioni per la composizione delle  commissioni mediche, sostituirà la diagnosi funzionale (DF) e il profilo dinamico funzionale (PDF) a partire dal 1° gennaio 2019.

Buona lettura!

1. IL PEI

Cos’è? Il PEI è un progetto operativo partecipato che vede coinvolti gli operatori della scuola, dei servizi sanitari e sociali, in collaborazione con la famiglia.

Cosa contiene? Nel PEI si  Identificano gli obiettivi di sviluppo, le attività, le metodologie, le facilitazioni, le risorse umane e materiali di supporto, i tempi e gli strumenti di verifica, le modalità del lavoro di rete. Nel Piano devono dunque essere esplicitati tutti gli interventi volti a una presa in carico globale dell’alunno con disabilità, in modo condiviso da tutti i docenti (insegnante di sostegno e docenti curricolari), dal Servizio sanitario nazionale, dalle istituzioni del territorio e dalla famiglia dell’alunno. 

Quali sono gli obiettivi? La realizzazione del diritto all ́educazione e all ́istruzione (Legge 104/92 e circolare regionale 11SAP/95, atto di indirizzo delle modalità organizzative e operative di applicazione, DGR 34/2010). 

Quando si compila? Si definisce generalmente  entro il mese di ottobre/novembre e si verifica con frequenza trimestrale con la presenza ed il coinvolgimento di tutti gli attori del percorso.

Da chi è compilato? Da personale sanitario individuato dalla USL, dai docenti curricolari, dagli insegnanti specializzati, dall’operatore psicopedagogico, dai genitori.

2. IL PROFILO DI FUZIONAMENTO

Propedeutico e necessario alla predisposizione del Progetto Individuale e del PEI è il Profilo di funzionamento. Il Profilo di Funzionamento, con decorrenza dal 1 gennaio 2019, sostituirà la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale.

Che cos’è?

Il Profilo di funzionamento, previsto dal Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 66, è il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Progetto Individuale e del Piano Educativo Individualizzato (PEI).

Si redige successivamente all’accertamento della condizione di disabilità (art. 3 della Legge 104/92)

• È redatto secondo i criteri del modello bio-psico-sociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) adottata dall’OMS

  • Comprende, sostituendoli, la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale
  • Con il documento si definiscono anche le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica.

Quando viene compilato?

 È aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione, a partire dalla scuola dell’infanzia, nonché in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona

Da chi viene redatto?

da  un UNITA’ DI’ VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE composta da:

a) un medico specialista o un esperto della condizione di salute della persona; 

b) uno specialista in neuropsichiatria infantile; 

c) un terapista della riabilitazione; 

d) un assistente sociale o un rappresentante dell’Ente locale di competenza che ha in carico il soggetto. 

  • con la collaborazione dei genitori dell’alunna o dell’alunno con disabilità, nonché con la partecipazione di un rappresentante dell’amministrazione scolastica, individuato preferibilmente tra i docenti della scuola frequentata

 

Quali i cambiamenti quindi? Il PF è un documento di nuova concezione propedeutico alla redazione del PEI e definisce, oltre alle competenze professionali, competenze non riconosciute dai precedenti documenti (diagnosi funzionale e profilo dinamico funzionale) come il tipo di misure di sostegno e le risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica.

Cosa rappresenta il Profilo di funzionamento?

Diventa il momento “conoscitivo” dell’alunno, necessario per definire adeguatamente gli obiettivi a lungo, medio e breve termine e le attività, i materiali e i metodi di lavoro per l’intervento con lo studente, in una prospettiva di Progetto di vita.

3. Dal Profilo di funzionamento al PEI

Le informazioni sistematizzate all’interno del Profilo di Funzionamento ci permettono di passare alla fase successiva, cioè nel documento del PEI nel quale vengono elaborate rispetto agli obiettivi a breve-medio e lungo termine : 

  • metodologie didattico-educative 
  • soluzioni operative
  • materiali

IL PEI contempla, quindi, la descrizione degli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, programmati per il raggiungimento degli obiettivi, tenendo presenti i progetti educativi, riabilitativi e di socializzazione e le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche . 

Il Piano educativo individualizzato (PEI) diviene perciò non solo lo strumento per l’integrazione nella scuola degli alunni con disabilità, ma, un necessario strumento operativo per il PROGETTO DI VITA della persona con disabilità.

4. Dal PEI al Progetto di Vita:

COSA SIGNIFICA?

Bisogna pensare all’alunno non solo come bambino /ragazzo che frequenta e partecipa al sistema scolastico ma anche in riferimento ad altri contesti di vita (famiglia, tempo libero, associazioni…).

Inoltre bisogna pensare all’alunno con una visione temporale longitudinale, ossia una persona che, con il tempo, diventerà ADULTA. Nel pianificare il PEI deve entrare in campo uno ‘sguardo flessibile e prospettico”, per riuscire a vedere adulto quel bambino disabile, cercare di individuare le sue necessità e i suoi desideri non solo oggi ma anche nel domani, nel lavoro, in casa, nelle relazioni affettive, con gli amici, etc… Tale proiezione nel futuro non deve essere plausibile solo per gli operatori e i famigliari ma sopratutto deve avere un senso per la persona che è la protagonista di questo percorso.

 

 

5. Come dovrebbe essere un “buon” PEAI

Deve essere completo, globale , equilibrato, integrato con le attività della classe, rispondente ai bisogni evolutivi e alle caratteristiche individuali, flessibile, provvisorio, soggetto asperimentazione e verifica, modulare e aperto a vari arricchimenti.

Riferimenti legislativi

Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 66 (Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107);

Legge 13 luglio 2015 n. 107 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti);

Nota del 4 agosto 2009 n. 4274 (Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità);

Decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994 (Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap);

Legge 5 febbraio 1992 n. 104 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate).

Giornata nazionale delle persone con sindrome Down

Si celebra oggi, 21 marzo la tredicesima edizione della ‘Giornata Mondiale della Sindrome di Down’.

Istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2011, la data (21/3) della giornata è stata scelta per correlarla particolare numerazione cromosomica e al 21, che indica il cromosoma alterato.

Il tema di quest’anno è #WhatIBringToMyCommunity, ovvero come le persone con sindrome di Down possono dare un contributo significativo in ogni ambito della loro vita: scuola, lavoro, comunità, vita politica, cultura, media, tempo libero e sport.

Un iniziativa particolare e da tutti praticabile  viene dall’Associazione Persone Down del Trentino che ha proposto alla collettività di indossare nella giornata del 21 marzo calzini o scarpe spaiate, un modo originale e divertente per riflettere sulla diversità.